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Le mostre e l' attività del CRAF nel 2015
di Walter Liva
La Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia, nella sua seduta del 2 aprile, ha approvato la convenzione triennale tra la Regione stessa e il CRAF.
La firma di questa convenzione era prevista nella Riforma dei finanziamenti alle iniziative culturali varata lo scorso anno (legge regionale 16 del 2014 che definisce le Norme in materia di attività culturali) che al CRAF, ha destinato l’Art.25 (Attività del Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia):
“La Regione promuove la conservazione e la valorizzazione del patrimonio fotografico di interesse regionale e lo sviluppo dell'attività fotografica e a tal fine riconosce al Centro di ricerca e archiviazione della fotografia (CRAF) la funzione di polo di riferimento regionale per le attività di ricerca, studio, raccolta, censimento, archiviazione, conservazione, digitalizzazione e valorizzazione.”
La Regione sostiene perciò l'attività del CRAF con specifici finanziamenti, da utilizzare secondo indirizzi e modalità definiti in un'apposita Convenzione della durata di tre anni.
“Per le finalità di cui al comma 1 la Regione sostiene l'attività istituzionale e di interesse pubblico del CRAF mediante specifici finanziamenti da utilizzare secondo gli indirizzi e le modalità definiti in un'apposita convenzione di durata triennale”.
In essa si stabilisce che la Regione promuove la conservazione e la valorizzazione del patrimonio fotografico di interesse regionale e lo sviluppo dell'attività fotografica e a questo scopo riconosce al CRAF la funzione di polo di riferimento regionale per le attività di ricerca, studio, raccolta, censimento, archiviazione, conservazione e digitalizzazione, che peraltro ha già visto digitalizzare almeno metà del patrimonio conservato di circa 450.000 opere, tra positivi, diacolor e negativi.
Va anche detto che si tratta della prima regione in Italia a riconoscere un centro per la fotografia
.Guido Guidi,Spilimbergo 1991
Tra gli archivi conservati, ampio spazio riguarda all’epopea del neorealismo in fotografia, con l’archivio di Luigi Crocenzi, collaboratore de Il Politecnico e di Elio Vittorini e fondatore del CCF (Centro per la Cultura nella Fotografia) di Fermo e gli archivi degli autori appartenuti al Gruppo Friulano per una Nuova Fotografia sorto a Spilimbergo nel 1955 (Aldo Beltrame, Carlo Bevilacqua, Gianni Borghesan, ma sono conservati anche importanti materiali di Italo Zannier, Giuliano Borghesan, Fulvio Roiter e Toni Del Tin), ma anche archivi altrettanto rilevanti quelli di Carlo Dalla Mura, che collaborò con Il Mondo di Pannunzio; Toni Nicolini fotografo del Touring Club Italiano, Carlo Leidi fondatore dello Slow Food, Tullio Stravisi per vent’anni Presidente del Circolo Fotografico Triestino, Gianenrico Vendramin che si dedicò al mondo contadino friulano, Ilo Battigelli, tra i primi fotografi in Arabia Saudita, Catia Drigo, scomparsa prematuramente e molti altri ancora.
Accanto agli archivi, il CRAF conserva anche tutto quanto è stato il frutto delle campagne fotografiche sul territorio regionale.
Nella sua attività quotidiana, il CRAF supporta le Istituzioni associate delle quali alcune privilegiano le tematiche della memoria locale, altre invece la possibilità di esporre delle mostre, altri sono più interessati a valorizzare la presenza di studenti nel loro territorio, e il CRAF nei limiti del possibile, dà risposte alle più diverse problematiche.
Già nel 1998, con il Consorzio Universitario di Pordenone, l’Erich Lessing Archives di Vienna e il Fox Talbot Museum di Lacock Abbey aveva realizzato l’Ikons Center, archivio virtuale in tre lingue che presentava le eccellenze dei tre partners ed ora la Regione Friuli Venezia Giulia, riconoscendo il CRAF quale polo di riferimento regionale affida al medesimo il compito di concorrere allo svolgimento del complesso di attività indicate sulla base di un piano annuale che prevede, per l'attività legata alla conservazione degli archivi fotografici anche iniziative di censimento e quindi di conservazione e archiviazione vera a propria oltre che di digitalizzazione
Maria Mulas, Coosje van Bruggen, Biennale di Venezia 1984
Il CRAF garantisce anche la fruizione pubblica della biblioteca specializzata attivando i consueti servizi biblioteconomici e partecipando ai Sistemi bibliotecari riconosciuti dalla regione.
Oggi sono conservati oltre 10.000 libri di fotografia, tra cui preziosi incunaboli del XIX° secolo e almeno 50.000 riviste delle quali gran parte provengono dall’Archivio de Il Diaframma di Lanfranco Colombo e che ripercorrono innanzitutto la storia della fotografia italiana dal dopoguerra ad oggi.
Tra le diverse attività indicate nella convenzione, le mostre fotografiche vengono intese in particolare come momento di valorizzazione del patrimonio archiviato e hanno rappresentato già da almeno vent'anni il «biglietto da visita» della stessa Regione FVG in prestigiosi Musei di tutto il mondo.
I progetti formativi, nel corso degli anni hanno visto più di 3000 partecipanti provenienti da Italia, ex Jugoslavija, Austria, Repubblica Ceca. Germania, Stati Uniti, Grecia.
A questi vanno aggiunte le iniziative estive della LABA – Libera Accademia di Belle Arti – di Firenze che negli ultimi 5 anni ha portato consistenti gruppi di studenti a frequentare i corsi estivi nel territorio introducendo un’ idea di «turismo culturale».
Completato l'impegno annuale nell'attività di acquisizione, trasferimento e conservazione dei fondi e degli archivi fotografici (nel 2014 il CRAF – Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia - è venuto in possesso degli archivi di Carlo Dalla Mura, di Francesco Krivec e ha completato il trasferimento dell'archivio di Toni Nicolini) portando la consistenza patrimoniale a oltre 450.000 immagini, l'attività del CRAF per il periodo estivo si concentrerà innanzitutto sulla valorizzazione del patrimonio archiviato attraverso le mostre che costituiranno la rassegna espositiva est diffusa nel territorio quale servizio alle diverse comunità.
Novità sarà è anche il ritorno al nome iniziale della rassegna dato nel 1987, Friuli Venezia Giulia Fotografia a ratificare ciò che sta maturando nel rapporto tra la Regione friuli Venezia Giulia e il CRAF dopo l' inserimento del Centro spilimberghese nella Legge Regionale n.16 (Norme regionali in materia di attività culturali) dell'agosto dello scorso anno.
Mario Giacomelli, da "Paesaggi 1963-1970
Il programma espositivo del 2015 vedrà un prologo a Lignano Sabbiadoro dal 2 aprile ( e fino al 24 luglio) con le Fotografie della Grande Guerra.Da André Kertesz e Carlo Wulz alle foto d'archivio dell'Esercito Italiano, quindi dal 9 luglio al 13 settembre alla Galleria Tina Modotti di Udine I Paesaggi di Mario Giacomelli; il giorno dopo a Cormons (Museo Civico del territorio, dal 10 luglio al 23 agosto) l'omaggio a Carlo Bevilacqua. Lo sguardo e il silenzio.
L'11 luglio a Spilimbergo avrà luogo la cerimonia di consegna del Premio Friuli Venezia Giulia Fotografia, giunto alla 29a edizione a Massimo Siragusa e Claude Andreini e di seguito l'apertura della loro mostre, Lo spazio condiviso e Chicago a Palazzo Tadea (11 luglio-30 agosto).
Lo stesso giorno a San Vito al Tagliamento si aprirà la mostra delle fotografe croate Slavka Pavic e Jelena Blagovic (11 luglio – 9 agosto).
Jilena Blagovic, Family Silver 2009
Il giorno seguente sarà dedicato alle nuove proposte, con la mostra degli studenti del prestigioso FAMU di Praga a Villa Ciani di Lestans mentre al Palazzo Polcenigo di Cavasso Nuovo, Fotografia e contemporaneità, vedrà esposte le opere di ex studenti del CRAF oramai affermati fotografi che espongono in prestigiosi Musei ed insegnanti in Università europee e degli Stati Uniti (12 luglio-30 agosto).
Il 23 luglio (fino all'11 ottobre) a San Vito al Tagliamento sarà la volta di Guardando a Est, trent'anni di lavori realizzati in regione fino ad oggi da Guido Guidi, il 24 luglio alla Galleria Civica d'arte Celso e Giovanni Costantini a Castions di Zoppola (fino al 20 settembre) Fotografia e ritratto, a distanza di vent'anni dalla mostra curata da Italo Zannier e presentata dall'Alinari alla Biennale di Venezia. Nelle Sale Espositive della Provincia dal 24 luglio fino all'27 settembre aprirà La Fotografia francese del Novecento, frutto della collaborazione con il Chateau d'Eau di Tolosa, la galleria Civica di Modena, le Gallerie Paci Contemporary, Minini e Ken Damy di Brescia, Martini e Ronchetti di Genova, Fratelli Alinari Firenze, Scuola di Fotografia della Natura, Fondazione Lartigue, famiglia Lacroix.
Il Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e Catherine Colonna, Ambasciatrice di Francia in Italia hanno dato il loro patrocinio alla mostra.
L'International Award of Photography alla sua XXa edizione verrà conferito al fotografo ed editore francese Claude Nori, fondatore delle Editions Contrejours e di Camera International.
La cerimonia avrà luogo a Pordenone nella Sala Consiliare della Provincia sabato 24 luglio alle ore 16.30 a cui seguirà l'inaugurazione della mostra.
Ampio spazio verrà anche dedicato alla veicolazione delle mostre prodotte, in particolare d'intesa con gli Istituti Italiani di Cultura e nel 2015 verrà privilegiato l'Istituto Italiano di Cultura di Zagabria.
L'attività del CRAF vedrà riproposti anche diversi workshops (con Guido Guidi e Roberto Salbitani) e corsi sulla conservazione e tutela della fotografia aperti alla più ampia partecipazione.
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